Storico

Palazzo della Rovere

Costruito agli inizi del ’600 dal marchese Ippolito Della Rovere, il Palazzo della Rovere fu residenza abituale della figlia Livia che vi dimorò sino al 1641. Passato ai Medici di Firenze, poi agli Albani e ai fratelli Compiano appartiene ora al Comune di Castelleone di Suasa e ospita il Museo Archeologico della Città Romana di Suasa. Il Palazzo è un magnifico esempio di architettura civile rinascimentale.

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Il rinascimentale Palazzo Della Rovere è stato realizzato sul finire del Cinquecento da Ippolito Della Rovere, marchese di San Lorenzo in Campo e signore di Castelleone, come attesta l’iscrizione sul portale d’ingresso sul portale di accesso. L’immobile è poi passato alla figlia Livia Della Rovere, ultima duchessa di Urbino che vi è venuta ad abitare dopo la devoluzione del Ducato alla Chiesa nel 1631 a seguito della morte del sesto ed ultimo duca roveresco Francesco Maria II. In questo palazzo la duchessa ha vissuta fino al suo decesso avvenuto proprio a Castelleone il 6 luglio 1641, come comprova il Libro di morti ab anno 1635 usque 1673 dell’archivio parrocchiale. Finito alla nipote Vittoria Della Rovere, granduchessa di Toscana, il feudo è poi ritornato all’antica Abbazia benedettina di San Lorenzo in Campo alla fine dell’anno 1743. Dopo la burrasca napoleonica e relative soppressioni, la secolare Abbazia laurentina dispone ancora di un notevolissimo patrimonio a Castelleone, come ci attesta il Catasto Gregoriano dei primi decenni dell’Ottocento. Tra le tantissime proprietà immobiliari nel centro storico anche il prestigioso Palazzo Della Rovere, che nel 1836, con la soppressione della “Abbatia nullius” di Gregorio XVI, passa all’Ordine cistercense. Nel 1856 proprio l’abate amministratore dell’Ordine cistercense Galgano Delluomo provvede al consolidamento e restauro dell’immobile ormai ridotto in pessime condizioni. Ancora qualche altro anno e la nuova confisca post unitaria porterà al Demanio un’infinità di beni castelleonesi, tra i quali anche il nostro Palazzo finito poi alla famiglia Compiano che praticamente lo tiene fin quasi ai giorni nostri, quando finalmente il Comune di Castelleone di Suasa lo acquista per destinarlo a sede museale nell’ambito del progetto di valorizzazione dell’area archeologica. Dal 2000 l’immobile ospita il “Museo Alvaro Casagrande” con i numerosi reperti provenienti dal Parco archeologico dell’antica città romana di Suasa. Al Palazzo, magnifico esempio di architettura civile rinascimentale ottimamente conservato, si accede da un portale con arco a tutto sesto con corniciatura in bugnato di calcare bianco, che ci immette in una corte centrale con pozzo esagonale in lastre di pietra con stemma roveresco, collegato ad una cisterna ipogea per la raccolta delle acque piovane. Una scalinata a due rampe conduce al primo piano, nobilitato da uno spazioso salone che conserva ancora un grande camino con mensola in marmo su cui spicca l’insegna araldica della famiglia dei Della Rovere. Le sale del primo piano si distribuiscono attorno alla corte attraverso lunghi corridoi con ampie finestre e balaustre verso l’interno. Il palazzo conserva praticamente intatto il sistema dei vani sotterranei che, incentrato sulla magnifica cisterna di raccolta, raccoglieva gli ambienti di produzione e dei servizi, come ad esempio la singolare cucina e le stanze con torchi.

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