La quotidianità di vita e di lavoro nelle campagne marchigiane nella prima metà del novecento.
Lo straordinario Museo comunale di Storia della Mezzadria “Sergio Anselmi” ha sede dal 1978, nell’affascinante complesso di Santa Maria delle Grazie, immerso nel verde delle colline di Senigallia. Il museo, con i suoi duemila oggetti esposti, è un punto di riferimento indispensabile per chiunque voglia conoscere la quotidianità di vita e di lavoro nelle campagne marchigiane nella prima metà del novecento.
...Il suggestivo chiostro rinascimentale di un’ala dell’ex convento delle Grazie, costituisce il primo impatto con il Museo comunale di Storia della Mezzadria “Sergio Anselmi”, organizzato poi in trenta ambienti a tema che ripercorrono le tappe della vita contadina: frantoi, macchine per la cernita dei grani, attrezzi per le riparazioni, cucina, telai, canapa e, nel seminterrato, una grande cantina.
Al primo piano si coglie ancor meglio la genialità e la fatica dei contadini nella varietà dei loro strumenti di lavoro. Qui con percorsi ben articolati gli oggetti documentano i grandi temi del lavoro contadino: grano, vino, granoturco, barbabietola, quotidianità, il tutto accompagnato da bellissime foto storiche di Mario Giacomelli e di Mario Carafòli. Il rigore e la passione nella distribuzione dei temi e degli oggetti, dietro i quali si avverte sempre la presenza dell’uomo, fanno sì che il Museo materializzi nelle sue molteplici sfaccettature una lunga vicenda che ha segnato la storia della regione Marche: la mezzadria. Una storia scandita dal rapporto quotidiano padrone-contadino, comune alle regioni come le Marche con prevalente organizzazione mezzadrile dei poderi fin dal XIV-XV secolo.
Il Museo della Mezzadria propone degli incontri con l’obiettivo di ad approfondire temi di cultura popolare con la partecipazione di conoscitori di antichi mestieri, agricoltori, guide del museo ed esperti di tradizioni popolari.
l Museo di Storia della Mezzadria “Sergio Anselmi” propone anche “Uomini e paesaggi” una rassegna di eventi estivi, che ha avuto inizio nel 2005 con l’obiettivo di far conoscere e approfondire, con storici ed esperti di settori legati al territorio, la storia della regione Marche, con attenzione prevalente all’ambiente contadino, che più di ogni altro ne ha segnato i tratti distintivi, e al mare Adriatico, naturale punto di riferimento della storia della città di Senigallia.
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Gli incontri culturali del “Museo di storia della mezzadria Sergio Anselmi”
18 giugno 2021 ore 17.30
“Un Museo per la città. Attività culturali pubbliche del Museo di Storia della
Mezzadria Sergio Anselmi 1978-2020”
La direttrice del museo Ada Antonietti ripercorre la storia culturale pubblica del Museo come centro di ricerca e promotore culturale dal momento della sua apertura nel 1978 al 2020. Riproduzioni di manifesti, inviti e tante fotografie di relatori e pubblico.
A seguire il senigalliese Antonio Maria Rossi illustrerà le sue bellissime fotografie della mostra I luoghi del lavoro, scattate in aziende che non ci sono più a Senigallia o nei centri vicini, o in aziende tuttora molto attive. Sarà possibile visitarla fino al 18 luglio.
23 luglio 2021 – ore 18.30
Acura di Ada Antonietti e Giovanni Garofolini sarà inaugurata la mostra storico-fotografica Il Cantiere Navalmeccanico di Senigallia, che resterà esposta fino al 27 agosto. Fotografie, documenti, disegni e oggetti originali mostreranno la grande professionalità e competenza del Cantiere.
24 luglio alle ore 21.00
Previsto un “Quintetto di ottoni” del Complesso Musicale Città di Senigallia, guidato dal Direttore Pietro De Gregorio e dalla Presidente Maria Cristina Pasquini, che eseguirà un programma di musica colta e popolare. Gli esecutori saranno Mauro Balducci (tuba), Tomas Pierfederici (baritono), Renzo Silvi (cornetta), Massimo Sinicato (corno), Mattia Zepponi (tromba).
Le mostre del Museo di storia della Mezzadria Sergio Anselmi:
18 giugno – 18 luglio
I luoghi del lavoro
fotografie di Antonio Maria Rossi
23 luglio – 27 agosto
Il Cantiere Navalmeccanico di Senigallia
da un’idea di Giovanni Garofolini
a cura di Ada Antonietti e Giovanni Garofolini
15 settembre – 15 giugno
Mercoledì – giovedì 9.00 – 12.00
Venerdì sabato domenica
9.00 – 12.00 / 15.00 – 17.00
gratuito
Per informazioni e visite telefonare ai numeri 071 7923127 (Museo) o 071 6629350 (Ufficio Cultura).
Visite ad ingresso gratuito riservate per scolaresche previste il martedì e il mercoledì mattina.
A partire dal 6 agosto l’ingresso potrà avvenire solo dietro presentazione del Green pass, fatta eccezione per i soggetti esclusi per età dalla campagna vaccinale e per i soggetti esenti sulla base di idonea certificazione medica.
Ultimo ingresso 15 minuti prima della chiusura.
Didascalie degli oggetti in italiano, inglese, francese, tedesco.
Nel Museo è possibile vedere anche:
– Antiquarium Luisa Pieroni: vetrine con reperti dall’età del ferro all’età romana rinvenuti nel territorio di Montedoro, prossimo al Museo
– fotografie di Mario Giacomelli
– fotografie di Mario Carafòli
– fotografie di Umberto Gennari
– quadri di Vittorio Ottavio Giuliani (GIVIOT)
Nel Museo è possibile consultare su appuntamento:
– biblioteca con libri appartenuti a Sergio Anselmi
– biblioteca con libri di agricoltura e di storia della regione Marche
Per visite di gruppi è necessaria la prenotazione al numero 071.7923127 in orario di apertura
Recapiti telefonici
+39.071.7923127
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