immagine Civica Raccolta “Mario Giacomelli”

Museo

Civica Raccolta “Mario Giacomelli”

Allestita nelle sale espositive di Palazzo del Duca raccoglie le opere del grande artista senigalliese e le raccolte fotografiche della Scuola del Misa e degli altri grandi fotografi del Novecento.

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Dal 2020 Senigallia, Città della Fotografia, ha dedicato un’ala del Palazzo del Duca ad una esposizione permanente delle opere di Mario Giacomelli donate dall’artista stesso al Comune negli anni ’90 del Novecento. Esposte alla vista del visitatore circa ottanta scatti selezionati e allestiti in collaborazione con gli archivi Giacomelli rappresentati dai due direttori Simone Giacomelli e Katiuscia Biondi. Non una mostra temporanea quindi, ma un riallestimento della collezione permanente che vuole raccontare l’universo poetico ed artistico del grande fotografo senigalliese e renderlo fruibile in maniera permanente. Inoltre si vuole fornire una lettura innovativa dell’opera del Maestro che viene proposta non in modo antologico, per anni e per serie, ma ne ripercorre la poetica mettendone in luce temi e suggestioni. Il tratto saliente della personalità – privata e fotografica – di Mario Giacomelli è il forte radicamento alla sua terra (malvolentieri si spostava da essa) ma nonostante ciò riuscì sin da subito attraverso la sua arte a superare i confini geografici essendo il suo lavoro caratterizzato da un forte spirito di sperimentazione e da una vorace volontà di ricerca. Si mosse poco da Senigallia, visitò Scanno, Lourdes, Loreto, la Puglia e la Calabria, ma fu dal paesaggio e dai personaggi della sua terra che attinse a piene mani: i seminaristi di “Io non ho mani che mi accarezzino il volto”, gli anziani dell’ospizio di “Verrà la morte e avrà i tuoi occhi”, la campagna con le persone che la abitano, gli amanti ispirati dall’antologia di Spoon River, i ritratti, tutto racconta di Senigallia e del suo territorio, dal mare all’entroterra. La Civica Raccolta “Mario Giacomelli” accoglie, inoltre, le opere del “laboratorio senigalliese” di fotografia che fu il Gruppo Misa, fondato da Giuseppe Cavalli nel 1954 a cui un giovane e curioso Giacomelli aderì per un breve periodo insieme a Ferruccio Ferroni: un gruppo che contribuì all’importante dibattito teorico che si svolse in Italia in quegli anni intorno alle funzioni e alle estetiche della fotografia. Un milieu comune che produsse però risultati molto diversi, sia nella resa fotografica, nella tecnica e nella poetica dei vari autori, uno straordinario laboratorio di idee che ebbe breve ma intensa vita e da cui il genio di Mario Giacomelli si distinse e si sviluppò per tutta la seconda metà del Novecento.

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