Costruito tra il 1767 e il 1780 su disegno dell’Architetto Gimignani di Corinaldo, è ora utilizzato come albergo. Oltrepassando il grande portone, sormontato dal monogramma in ferro battuto M.A. (Monastero Agostiniano), che ancora oggi conserva la denominazione di “portone dei Frati”, si raggiunge un cortile dalle armoniche forme Vanvitelliane. L’edificio, articolato su diversi livelli, rappresenta un notevole esempio di architettura settecentesca.
Sul lato sud è visibile l’abside della duecentesca chiesa di San Nicola, inglobata nell’edificio settecentesco che oggi ospita la Civica Raccolta d’Arte “Claudio Ridolfi”. Dalla sala principale si accede ad una lunga grotta che scende nelle viscere del centro storico attraverso cunicoli e nicchie scavate nell’argilla. Era sicuramente una grotta dove si conservavano, a temperatura costante, le derrate alimentari.