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Corinaldo e le sue mura

Passeggiata lungo la cinta muraria di Corinaldo

Un'intatta e poderosa cinta muraria di quasi 1 km circonda il borgo di Corinaldo. Un percorso affascinante ricco di storia facile e piacevole.

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Porta Nova

ultimo accesso al centro storico Corinaldo

È l’ultimo accesso, costruito in ordine di tempo, al Castello di Corinaldo, realizzato in occasione della addizione rinascimentale (1484-1490). La porta ed il torrione adiacente furono parzialmente interrati nel 1850 quando venne realizzato il viale di circonvallazione delle mura ed il sottostante “murello”. Dentro il torrione è presente una stanza da tiro con cupola, è possibile salire sopra la torre, attraverso una scaletta posizionata a sinistra dell’apertura principale, per chi entra L’arco di accesso venne notevolmente ampliato nei primi anni del novecento per permettere l’accesso al centro ai primi mezzi pubblici.

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I Landroni

Un percorso suggestivo Corinaldo

Questa via è un corridoio porticato derivato dalla sopra elevazione degli edifici signorili settecenteschi lungo Via del Corso. Il nome della via deriva dalla parola “androni” che nella dizione popolare incorpora l’articolo trasformandolo in Landroni. Il percorso è alquanto suggestivo.

 

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Torre della Rotonda

Corinaldo

La Torre della Rotonda, a pianta semicircolare, fa parte della addizione rinascimentale iniziata nel 1484 e terminata nel 1490. Affacciandosi dalla terrazza in direzione sud, è visibile l’innesto dei due perimetri murari, facilmente distinguibili dalla curvatura delle mura trecentesche alla regolarità lineare delle mura rinascimentali. Da una grata al centro della terrazza è visibile una stanza da tiro a cupola.

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Torre del Calcinaro

Corinaldo

In origine essa era a pianta pentagonale e dotata di una consistente scarpa pericolosamente protesa sulla sottostante Via del Fosso. Fu necessario demolirla e costruirla con l’attuale forma, adeguandola alla vicine torri della “Rotonda” e di “Porta Nuova” alla fine del 1800.

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Torre del Mangano

Corinaldo

Prende nome dalla via omonima e proprio di fronte ad essa, fino al 1940, era posizionato il Mangano, antico strumento utilizzato per soppressare le stoffe. Scendendo lungo la via si incontra la Guardiola di Mezzogiorno.

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Porta di Santa Maria del Mercato

Corinaldo

È un vero e proprio complesso di difesa costituito da due parti realizzate in due successive epoche. La più antica è un arco trecentesco a forma ogivale, posto a ridosso della maestosa gradinata di Via Piaggia, che presenta nei conci di imposta due epigrafi riportanti l’anno di costruzione “Hoc opus… MCCCXL” (1240) e il nome della porta “ad portas Sancte Marie”. A questa primitiva opera, forse dotata anche di un torrione ora incorporato nel complesso, nel 1400 è stato addossato un baluardo poligonale con un’ulteriore porta d’accesso perpendicolare alla precedente. Su questa seconda porta sono visibili alcune vestigia del ponte levatoio e un portone, non originale. Il baluardo, costruito per difendere la porta più antica dai colpi di arma da fuoco, presenta un cortile interno atto a consentire la difesa piombante a chi fosse riuscito a superare il primo arco. Esternamente, alla sommità dell’arco, una nicchia custodisce un’immagine di S. Anna, la patrona di Corinaldo. Nei primi decenni del XVII secolo, una volta venuti meno gli assedi, l’arco venne utilizzato come base per costruire una casa da gioco per i nobili di Corinaldo, ingentilendone l’aspetto.

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Torre dello Scorticatore e il Camminamento

Corinaldo

È la parte restante di un grande torrione trecentesco, franato a metà del XIX secolo. Questa torre aveva la specifica funzione di difendere con tiri a raso porta S. Giovanni e soprattutto porta S. Maria del mercato. Dalla sommità è possibile vedere il sottostante sferisterio, o campo per il gioco del pallone con il bracciale, in voga a Corinaldo dall’Ottocento e sino agli anni precedenti la seconda guerra mondiale. Quasi tutte le torri di Corinaldo, una volta finiti i periodi di assedio, vennero assegnate dalla municipalità a persone disagiate che lì abitavano e lavoravano. Le torri resteranno abitate fino al secondo dopoguerra ed in questa risiedeva lo scorticatore di pecore, da cui il nome. Percorrendo la ripida stradina, ci si immette in un camminamento, dove è possibile valutare in tutta la loro imponenza le mura di Corinaldo, che qui raggiungono un’altezza di 15 metri.

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Porta San Giovanni

Corinaldo

Un imponente complesso costituito da un arco di accesso al centro e di edifici che avevano la specifica funzione di ospitare l’abitazione del Bargello (capitano del popolo) ed il corpo di guardia.
È da ritenersi forse la parte più interessante delle mura in quanto conserva inalterati molti elementi di difesa tra cui la cosiddetta “bianchetta”, la piccola porta a sinistra dell’arco che permetteva l’accesso al centro durante la notte o nei periodi di assedio. Sono inoltre presenti gli alloggiamenti delle travi facenti parte del ponte levatoio, i cardini dei portoni ed i fori, dove venivano inserite le travi per sbarrare il portone. All’interno dell’arco era sicuramente presente un impalcato in legno che serviva per raggiungere le diverse bocche da fuoco. Sulla parete a sinistra dell’ingresso, in una nicchia ricavata da una bocca da fuoco, si trova un’immagine settecentesca della Madonna, in cartapesta, che gode di una particolare venerazione popolare. Entrando si oltrepassa un arco ogivale, dove è presente una fenditura: qui scorreva una ferrea saracinesca, estrema difesa contro gli assedianti. Girando verso il Pozzo del Bargello si può raggiungere la terrazza sovrastante l’arco, ove è possibile ammirare un paesaggio sia del centro sia della campagna. Anche qui sono presenti elementi tipici dell’architettura militare del XIV e XV, quali saettiere, archibugiere, beccatelli, piombatoi e merli. Probabilmente la grande terrazza era coperta da un tetto per permettere la difesa durante avversità atmosferiche. Nel novembre del 1987 il principe Carlo d’Inghilterra sostò a lungo sulla terrazza dipingendo uno scorcio del centro storico.

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Torre dello Sperone

Corinaldo

È da sempre riconosciuta quale simbolo delle mura di Corinaldo: si presenta come una poderosa torre pentagonale, alta circa 18 metri, costruita nel XV secolo a difesa del Cassero che sorgeva dove ora è la Chiesa del Suffragio. Il progetto, pur non esistendo documenti che lo comprovino, viene attribuito a Francesco di Giorgio Martini, architetto senese progettista di molte fortificazioni del ducato d’Urbino. Ha subito dei parziali restauri nel 1500 ed anche nel 1900 e all’interno ospita oggi un sacrario dedicato alle vittime di tutte le guerre Sulle mura ed est della Torre dello Sperone è possibile notare il taglio delle mura, eseguito agli inizi del 1900 per agevolare l’accesso al centro storico dei primi veicoli a motore.

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Viale dietro le monache

Corinaldo

Suggestivo viale con una triplice fila di tigli, da dove sono riconoscibili diverse torri incorporate nei settecenteschi edifici sovrastanti che conservano bocche da fuoco e tracce di merlature. Il viale costeggia Piazza Risorgimento al cui centro si trova l’ottocentesca fontana,

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INFORMAZIONI

  • MEZZO

    A piedi

  • LUNGHEZZA

    1 km

  • DIFFICOLtà

    facile

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