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Mario Giacomelli Terra e Luce – Visita in autonomia

I cambiamenti del territorio senigalliese nelle fotografie del maestro Mario Giacomelli

Il percorso ricostruisce il legame tra alcune fotografie di Giacomelli ed il territorio senigalliese. Le immagini di Giacomelli diventano il punto di partenza per metter in luce i mutamenti avvenuti nel nostro territorio nel corso degli utimi cinquant’anni. Questo itinerario consente di compiere una riflessione sul nostro territorio e indaga il rapporto di Giacomelli con le sue radici, il suo passato e la sua terra.

Il percorso ad anello proposto si sviluppa per circa 10 km in una vasta zona della campagna senigalliese nei dintorni della frazione di Sant’Angelo nella zona sud di Senigallia, a 5 km dal centro, lungo la strada Provinciale Sirolo Senigallia, in direzione di Ostra.

Itinerario Terra e Luce Giacomelli

 

Il Progetto

Dove andava il fotografo Mario Giacomelli a scattare le sue foto? Quali luoghi lo colpivano maggiormente? È possibile costruire un percorso che illustri ad appassionati, cittadini e turisti le inquadrature, gli scatti del grande fotografo senigalliese?

È possibile confrontare il territorio fermato sulla pellicola con quello attuale delle nostre colline?

Da queste domande scaturisce il senso principale del progetto Terra e Luce: ricostruire il nesso tra alcune fotografie di Giacomelli ed il territorio senigalliese.

Non abbiamo scelto gli scatti più famosi o più belli che hanno caratterizzato la sua opera, ma quelli di cui è stato possibile ritrovare i luoghi e le persone che ne sono protagonisti.

Si tratta di un lavoro di ricerca sul campo, che prende ispirazione da “I Balconi di Piero” nel Montefeltro. Le immagini di Giacomelli sono state il punto di partenza per mettere in luce i mutamenti avvenuti nel nostro territorio. In questa chiave di lettura le abbiamo analizzate e le abbiamo raffrontate con i luoghi ed i paesaggi di oggi per coglierne i profondi cambiamenti.

Ne emerge un tratto significativo delle trasformazioni, non sempre in meglio, avvenute nel corso degli ultimi cinquant’anni, alla scoperta delle quali ci conduce l’itinerario frutto della ricerca.

Questo itinerario è il punto di arrivo di un progetto che, grazie al contributo di studiosi, permette di compiere una riflessione sul nostro territorio e indaga il rapporto di Giacomelli con le sue radici, il suo passato e la sua terra.

Un sentito ringraziamento va ai familiari di Mario Giacomelli, ai protagonisti e ai testimoni delle sue opere, agli ideatori e agli organizzatori di questo progetto, alle istituzioni e ai privati che lo hanno sostenuto.

 

L'itinerario

Il percorso ad anello che vi proponiamo si sviluppa per circa 10 km in una vasta zona della campagna senigalliese nei dintorni della frazione di Sant’Angelo nella zona sud di Senigallia, a 5 km dal centro, lungo la Strada Provinciale Sirolo Senigallia, in direzione di Ostra.

Si parte dalla prima stazione (A, B) situata nella frazione di Sant’Angelo, all’inizio di Borgo Marzi, nella piazzola di fronte alla scuola primaria.

Per proseguire, si va verso la strada provinciale, si svolta a sinistra e, dopo 100 m, a destra si imbocca Strada del Ferriero.

Dopo 30 m si svolta ancora a destra su Strada Costa dei Fabbri e la si percorre fino in fondo dove si trova il B&B Sant’Angelo. Siamo così alla seconda stazione (A, B).

Per raggiungere la terza bisogna tornare sulla strada provinciale e percorrerla verso monte per almeno 1,5 km fino ad imboccare a destra Strada della Querciabella, dopo circa 1,2 km sulla sinistra si trova la terza stazione.
Per raggiungere la quarta e ultima stazione bisogna proseguire lungo Strada della Querciabella e, al bivio, svoltare a destra su Strada del Crocifisso. Si scende a questo punto
per circa 500 m e si raggiunge il luogo in cui l’itinerario si conclude.

Per ritornare al punto di partenza proseguire lungo Strada del Crocifisso per circa 500 m e poi imboccare, sulla destra, Strada della Ruffina che ci condurrà fino alla strada provinciale.

Da lì svoltare a sinistra e, dopo circa 400 m, raggiungere il punto di partenza nella frazione di Sant’Angelo.

Le singole stazioni sono segnalate sul posto.

Cosa portare?

Abbigliamento consono alla stagione e macchina fotografica

Prenotazione

Verificare gli orari ed i punti di apertura dei poli museali compresi nell’itinerario

È possibile effettuare il percorso in autonomia seguendo la mappa, oppure, se si preferisce, con accompagnatore su percorsi alternativi alla strada provinciale.

Per info e prenotazioni su Tour guidati:

Senigallia Incoming
Viale IV Novembre, 8 60019 Senigallia
Tel. 071/65343 – Cell. 345/3965537
touroperator@senigalliaincoming.it

 

Guarda sulla mappa

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Prima Tappa

Sant'Angelo Senigallia

Si parte dalla prima stazione (A,B) situata nella frazione di Sant’Angelo, all’inizio di Borgo Marzi, nella piazzola di fronte alla scuola primaria. Per proseguire, si va verso la strada provinciale, si svolta a sinistra e, dopo 100 m,a destra si imbocca Strada del Ferriero.

A – Attraverso alcune fotografie Mario Giacomelli comunica i cambiamenti che l’opera dell’uomo apporta al paesaggio. Questa casa (presente nella serie Felicità raggiunta, si cammina) è stata riprodotta almeno due volte: prima e dopo la tinteggiatura della facciata. Piccoli interventi per ammodernare ed abbellire l’abitazione. In qualche modo queste due foto sono emblematiche dell’attenzione che l’artista pone sull’opera dell’uomo nel tempo.

B – In questo luogo Mario Giacomelli è venuto più volte per ritrarre il pittore Walter Bastari (presente nella serie Il Pittore Bastari). Siamo nell’aia di una casa di proprietà privata, accessibile solo con visita guidata. Qui Mario esegue molti scatti tra cui i più significativi sono: quello con dei panni stesi in secondo piano e quello in cui Bastari è inquadrato con una tela in mano. In entrambi i casi non possono sfuggire le modifiche urbane intervenute nella frazione di Sant’Angelo: laddove prima si intravedevano sullo sfondo solo alcune case e alberi, oggi si impone la presenza di villette a schiera di ultima generazione. Si tratta forse della urbanizzazione più importante della frazione.

 

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Seconda Tappa

Strada Costa dei Fabbri Senigallia

Dopo 30 m si svolta ancora a destra su Strada Costa dei Fabbri e la si percorre fino in fondo dove si trova il B&B Sant’Angelo. Siamo così alla seconda stazione(A,B).

A – Questo è il luogo dei ritratti, degli animali: cani, piccioni, spaventapasseri e maschere dei personaggi politici. Tutti elementi rigorosamente finti,
di ceramica, di plastica o di pezza, portati sul luogo dall’autore. La collina della Strada dei Vasari, vicino al Centro Raccolta Rifiuti, fa da sfondo ad alcune di queste fotografie dalle forme nitide e dai contrasti netti di bianco e nero. Grazie alla testimonianza di Roberto Cerioni, proprietario del terreno, abbiamo ricostruito le modalità, il legame con il luogo, l’assiduità e lo stile del Giacomelli dell’ultimo periodo. Il paesaggio, caratterizzato da movimenti franosi superficiali oggi molto più accentuati, è inciso da solchi di drenaggio scavati dai coltivatori per raccogliere le acque dilavanti. Mario Giacomelli ha saputo cogliere questa testimonianza delle arature storiche oggi non più visibili.

B – In altre foto si intravede, in lontananza, la collina di Monte Solazzi, sul versante di nord ovest. Da un punto di vista geologicoambientale, il confronto tra la fotografia scattata da Giacomelli e la situazione attuale è preoccupante.

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Terza Tappa

Strada della Querciabella Senigallia

Per raggiungere la terza bisogna tornare sulla strada provinciale e percorrerla verso monte per almeno 1,5 km fino ad imboccare a destra Strada della Querciabella, dopo circa 1,2 km sulla sinistra si trova la terza stazione.

Questa è sicuramente la stazione più importante e più significativa del nostro itinerario e il cuore del nostro progetto. Mario Giacomelli ritrae più volte la stessa collina, ripresa in inquadrature, stagioni e tempi diversi (presenti nella serie La terra che muore). Grazie alla molteplicità degli scatti eseguiti tra il 1955 ed il 1977 abbiamo l’opportunità di cogliere una serie di importanti cambiamenti nel paesaggio. Da una conduzione mezzadrile del fondo agrario, nel giro di pochi anni si è arrivati a una conduzione intensiva monocolturale, determinando forti impatti sul territorio, sulla qualità dei terreni e sull’assetto geologico delle colline. Emerge un pesante impoverimento della campagna causato principalmente dalla forte riduzione della presenza dell’uomo. Sono questi gli anni dell’introduzione massiccia dell’agricoltura meccanizzata, dell’esodo dalle campagne verso la costa.

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Quarta Tappa

Strada del Crocifisso Senigallia

Per raggiungere la quarta e ultima stazione bisogna proseguire lungo Strada della Querciabella e, al bivio, svoltare a destra su Strada del Crocifisso. Si scende a questo punto per circa 500 m e si raggiunge il luogo in cui l’itinerario si conclude.

Anche in questa stazione si evidenzia la spoliazione dei poderi nelle campagne senigalliesi: sono scomparsi i piccoli
appezzamenti. Già nei momenti in cui sono state scattate le diverse foto ci sono i segni dell’automatizzazione intervenuta nella gestione delle campagne: la collina è completamente spoglia di fossi, alberature e presenza umana. In alcuni di questi scatti ritroviamo il pittore Walter Bastari, figura con cui Giacomelli ebbe lungo rapporto umano e artistico.

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Ritorno al punto di partenza

Senigallia

Per ritornare al punto di partenza proseguire lungo Strada del Crocifisso per circa 500 m e poi imboccare, sulla destra, Strada della Ruffina che ci condurrà fino alla strada provinciale. Da lì svoltare a sinistra e, dopo circa 400m, raggiungere il punto di partenza nella frazione di Sant’Angelo. Le singole stazioni sono segnalate sul posto.

  • percorso sulla mappa

Seleziona il mezzo:

INFORMAZIONI

  • DURATA

    4 ore

  • MEZZO

    A piedi

  • COSTO

    Gratuito (possibile effettuare tour guidato a pagamento)

  • DIFFICOLtà

    facile

  • Allegati

      pdf

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