Le fiabe di Hans Christian Andersen sfidano la giustapposizione di soggetto e oggetto, così anche nel suo racconto sulla ragazza Karen e le scarpette rosse. Nel suo lavoro “The Red Shoes” il giovane coreografo Philippe Kratz si avvicina a questo intreccio complicato e stranamente indissolubile tra oggetto ed essere umano che alimenta i poteri di seduzione e minaccia con una perdita di autonomia.
Le fiabe di Hans Christian Andersen sfidano la giustapposizione di soggetto e oggetto, così anche nel suo racconto sulla ragazza Karen e le scarpette rosse. Nel suo lavoro “The Red Shoes” il giovane coreografo Philippe Kratz si avvicina a questo intreccio complicato e stranamente indissolubile tra oggetto ed essere umano che alimenta i poteri di seduzione e minaccia con una perdita di autonomia.
ll corso del balletto di Philippe Kratz segue la cronologia della fiaba di Hans Christian Andersen “The Red Shoes” e porta lo scenario della fiaba ai giorni nostri; si concentra maggiormente sul rapporto tra la protagonista Karen e le cose. In particolare, sulle proiezioni associate al rapporto tra persone e oggetti raffigurando dunque un mondo illusorio. In contrasto con la fiaba, che termina con la redenzione e la resurrezione di Karen, il pezzo di danza termina nell’isolamento e completo assorbimento dalle cose.
Sarah Ströbele
Si tratta di un racconto che cerca di metterci in guardia, di tenerci buoni e docili: non avere velleità, rimanere umili e soprattutto non desiderare quello che hanno le altre persone. Perché Karen desidera le scarpette solo dopo averle viste indossate da una principessa; sembra essere dunque un racconto con sfumature sessiste, classiste e inesorabilmente datato? Sicuramente sì. D’altra parte, occorre pensare che viviamo in una società che ci invita a volere sempre di più, a consumare di più, a fissarci sulle nostre mancanze e a paragonarci costantemente ad altre persone. Sebbene si riesca a realizzare una parte dei nostri sogni, qualcosa rimarrà sempre per noi inarrivabile. “The Red Shoes” prende spunto dalla favola andersiana concentrandosi sulla forza straordinaria che è il desiderio personale e collettivo; perché nella danza perenne che è la vita, tuttə noi continuiamo a desiderare e richiedere incessantemente.
Philippe Kratz
Vincitore del 32° Concorso Internazionale di Coreografia di Hannover e Coreografo dell’anno 2019 (Danza&Danza), Philippe Kratz è noto per il suo variegato linguaggio compositivo che combina la danza contemporanea con elementi tecnici provenienti dall'hip hop e dalla danza classica europea.
Coreografia e scenografia Philippe Kratz
drammaturgia Sarah Ströbele
musica Pierfrancesco Perrone
interpreti 10 danzatrici e danzatori del Nuovo Balletto di Toscana
luci Carlo Cerri
costumi Grace Lyell
Prima rappresentazione: 19 ottobre 2023, Teatro Sociale di Trento
5 Nov 2023 17:00 - Cesare Battisti 30 60019 Senigallia (Ancona)
Nella sezione download tutte le informazioni su abbonamenti e biglietti
Biglietteria Teatro La Fenice
DAL 21 SETTEMBRE ALL’11 OTTOBRE
Dal lunedì al sabato dalle ore 17 alle ore 20
il giovedì e il sabato anche dalle ore 10.30 alle ore 12.30
chiuso festivi e nei giorni 29 – 30 settembre
DAL 12 OTTOBRE
Ogni giovedì, venerdì e sabato dalle ore 17 alle ore 20
il giovedì e il sabato anche dalle ore 10.30 alle ore 12.30
nei giorni di spettacolo dalle ore 17
la domenica di spettacolo dalle ore 16
BIGLIETTERIA ROTONDA A MARE
Il giorno di spettacolo da un’ora prima dell’inizio
La campagna abbonamenti si aprirà il 21 settembre al botteghino del Teatro La Fenice (dal lunedì al sabato dalle ore 17 alle ore 20 il giovedì e il sabato anche dalle ore 10.30 alle ore 12.30 chiuso festivi e nei giorni 29 – 30 settembre) con la riconferma del posto per gli abbonati della stagione 2023. Dal 2 ottobre i nuovi abbonamenti esercitando anche la prelazione per i fuori abbonamento (massimo 2 bigfietti per ogni abbonamento sottoscritto)
Recapiti telefonici
071 7930842
Amat 071 2072439
3351776042 (dalle ore 09.30 alle ore 12.30)
ALLEGATI Info abbonamenti e biglietti
Come arrivare
Il teatro la fenice si trova in via Cesare Battisti, 30.
Dalla stazione è facilmente raggiungibile a piedi, in solo 5 minuti di passeggiata nel centro storico.
Vicino al teatro sono presenti 2 parcheggi: quello della ex pesa pubblica e quello di ponte Zavatti