TRE GIORNI DI DEGUSTAZIONI, MUSICA E CULTURA ALL’INSEGNA DELLE TRADIZIONI PIU’ AUTENTICHE DEL TERRITORIO.
Le festa dell’uva di Arcevia è una manifestazione ormai famosa con ben 67 edizioni alle spalle. Tre giorni a fine settembre con ospiti importanti del mondo dello spettacolo e della cultura con le cantine del centro che propongono menu a base di prodotti del territorio e di piatti della tradizione all’insegna del biologico e del km 0.
La festa dell’uva è una manifestazione per tutte le età e per tutti i gusti. Piatto forte ( è proprio il caso di dirlo) è il food, con i piatti poveri della nostra tradizione a base di prodotti a KM 0 che si possono gustare nelle locande del buon ristoro innaffiati dai grandi vini del territorio. Ma il format della festa dell’uva non si ferma al food prevedendo eventi musicali, animazioni per bambini ed i carri allegorici realizzati dalle associazioni locali capaci di regalarci emozioni ed allegria.
Le origini della Festa dell’Uva di Arcevia risalgono alla fine degli anni ‘20 del secolo scorso: nelle frazioni venivano realizzati dei carri allegorici che raccontavano il raccolto, il vino e la cultura contadina e sfilavano nelle vie del Centro Storico di Arcevia l’ultima domenica di settembre, per celebrare la fine della Vendemmia.
La Sagra fu interrotta durante la Seconda Guerra Mondiale, per riprendere negli anni ‘60, grazie al Maestro Romolo Augusto Schiavoni, scultore e direttore della Scuola di Arti e Mestieri.
Ingegno, creatività, maestria, amicizia, gioia, fatica e a volte rabbia alimentavano il motore dei “mastri carristi” e una “sana rivalità” tra le anime del territorio arceviese: ogni edizione un tema diverso che ha spaziato da eventi storici, attualità, celebrazione di personaggi del mondo delle arti, interpretato attraverso l’arte della cartapesta, meccanismi articolati e vividi colori.
Nell’edizione 2019 uno dei nostri Carri è stato selezionato alla Presidente della Carnevalesca di Fano per sfilare nell’edizione 2020 dello storico Carnevale: a colpire Maria Flora Giammarioli erano state l’accurata fattura del carro, la sua realizzazione con materiali di scarto e di riciclo, la riproduzione delle macchine e dei disegni dii Leonardo e il legame (passione) per il vino.
Nel 1992 grazie ad una felice intuizione, decisamente in anticipo sui trend contemporanei, dell’Assessore Comunale alla Cultura e Turismo Marcellino Marcellini la nostra Sagra evolve in Festa: in accordo con le associazioni e i comitati arceviesi i giorni dedicati a questo evento diventano tre, dal venerdì pomeriggio alla domenica, nascono le Locande Del Buon Ristoro, che celebrano le eccellenze enogastronomiche del territorio cucinando piatti fortemente radicati nella tradizione locale, con vino e materie prime a km 0.
L’enogastronomia locale negli anni assume un ruolo sempre più importante, al punto che all’inizio di questo secolo la Proloco e le Associazioni ideano la “Sfida per il miglior piatto povero della tradizione”, la cui formula è semplice e gustosa: uno show cooking, una giuria di esperti presieduta da un famoso chef, o una Celebrità dei programmi televisivi di cucina, docenti dell’Istituto alberghiero e membri di slow food, vini in abbinamento dei piatti.
Attraverso questa competizione si puntano i riflettori sulla più grande peculiarità della nostra Festa: un altissimo livello di qualità delle materie prime e dell’offerta enogastronomica.La Pandemia e l’alluvione hanno fermato la Festa dell’uva che nel 2023 ritorna in una nuova veste: le normative di sicurezza attualmente in vigore non permettono più di realizzare i carri in modo artigianale”, con materiali di recupero, senza un forte aggravio del carico e dei lavori e dei costi.
L’apertura della Festa sarà il Giovedì, con l’elezione della “Vergara 2023”, con una sfida “All’ultimo lasagnolo”: tra le concorrenti la vincitrice deve realizzare la sfoglia per le tagliatelle più grande, più sottile, più regolare.
Al termine della competizione la serata continua in Piazza Garibaldi, con lo stand enogastronomico della Proloco e il concerto della Celtic Band “Brutti di Fosco”, puro Celtic Power Rock!
Venerdì 22 l’apertura ufficiale della Festa con la “Sfida per il Miglior Piatto della Tradizione”: le locande si sfideranno davanti a una Giuria presieduta da Anna Moroni, la regina dei Cooking Show della televisione italiana.
Al termine della competizione la Proloco organizza un aperitivo “Pesce & Verdicchio” al Chiostro e aprono ufficialmente le Locande del Buon Ristoro.
L’intrattenimento della serata è affidato al performer “Kalù” che propone il suo “Kalù Stripp Show”, uno show di fuoco e giocoleria, ogni Locanda propone spettacoli e concerti.
Sabato 23
settembre torna il Chiostro dei Sapori, Giocheremo in Piazza Garibaldi con i Caimercati, con animazione per bambini offerta da AVIS Arcevia e per le strade e le vie del centro storico ci sarà musica itinerante con I Menestrelli e La Damigiana. Ci sarà anche un suggestivo concerto Ritmica-mente.
Domenica 24 settembre dopo la tradizionale e celebre sfida a Scoccetta tra Arcevia e Tredozio, la Girlesque Street Band animerà le vie e le piazze del centro storico. Ci sarà la tradizionale Parata della Festa dell’Uva e a seguire la Sun Beat Air Orchesta e il concerto di Cisco, ex cantante dei Modena City Ramblers, in tournée nel 2023 con la BandaBardò.
Ogni sera le Locande offrono intrattenimento fino a tarda notte, con Live Band e Dj set.
Come sempre la Festa chiuderà con lo spettacolo di fuochi d’artificio, imperdibile per la visuale, unica, che offre Arcevia
...oops, sei in ritardo per questo evento!
Non preoccuparti, in Val Mivola non ci si annoia mai e puoi partecipare a tanti altri eventi!