Cantine aperte, degustazioni, eventi musicali
La Festa della Cicerchia celebra e ridà dignità a questo legume povero che per secoli ha fatto parte della nostra cultura alimentare, ha l’intento di riscoprire i sapori della memoria, promuove i prodotti tipici di qualità. È impegnata a salvaguardare dall’estinzione realtà produttive minori ed a difendere il diritto alla sovranità alimentare: è l’esaltazione del buon gusto, dei colori e dei profumi dell’autunno.
Divenuta oggi elemento di identità delle terre del Verdicchio, fino a pochi anni fa la Cicerchia era considerata un legume in via di estinzione: è stato il lungo e accurato lavoro di un gruppo di agricoltori del posto a permetterne la salvaguardia, la produzione e la valorizzazione, tanto da ottenere il riconoscimento di “Presidio Slow Food”. Conosciuta ed ampiamente utilizzata già dagli antichi Romani ha pochi grassi e molti amidi e, averla in dispensa, costituiva una garanzia per l’imminente inverno perché ha un buon rapporto proteico superiore del 30% a quello dei ceci, del pisello e della lenticchia.
E così per un intero fine settimana, in un clima tranquillo e gioioso, tra i molteplici vicoli dello splendido centro storico di impianto duecentesco, i visitatori resteranno sorpresi dalla versatilità di questo legume in cucina e dal gusto che riesce a regalare a moltissime ricette: specialità da scoprire ed assaggiare nelle antiche cantine, nelle grotte, nelle locande e nelle vecchie osterie di Serra de’ Conti, che proporranno non solo piatti a base di cicerchia, ma il meglio della tradizione culinaria marchigiana in oltre cento ricette.
Nei giorni della Festa della Cicerchia, ad allietare gli avventori gruppi folkloristici itineranti quali la Martinicchia, la Cocolla, la Cuccuma e il Macinino Scacciapensieri e la Bassa Musica Città di Molfetta; spettacoli musicali come la presentazione del nuovo album “Sebbene” della Folkantina Live Band e la partecipazione dei Funkuantobasta Marching Band. Ci sarà la sfilata del gruppo storico “Combusta Revixi” di Corinaldo e intrattenimenti per famiglie quali il DivertiCirco, i clown emozionali Nittu e Jolanda e una speciale visita al Museo delle Arti Monastiche a lume di candela con l’evento “ARtS Lumen”.
Non mancheranno i produttori agricoli, tra i quali spiccano gli “Agricoltori Custodi” (un progetto ASSAM – Agenzia Servizi al Settore Agroalimentare delle Marche) con le loro tipicità. Come ogni anno ci sarà un ospite d’eccezione proveniente da un’altra regione: l’Osteria Storica Camorelli che proporrà i prodotti dei presidi slow food del Trentino Alto Adige, come i bruscandoli e asparagi di montagna sott’olio e la confettura di corniole, il formaggio Grana Trentino e il Puzzone di Mena, entrambi Presidi Slow Food.
Anche l’Artigianato si mette in mostra grazie ai mestieranti che con il loro “saper fare” ridanno vita ad antiche lavorazioni in legno, vimini, terracotte, rame, ferro, pizzi, merletti, cucito e ricami.
L’evento sarà come al solito a ingresso libero e con il servizio di collegamento dalla zona artigianale (area sosta camper) al borgo tramite bus-navetta attivo per il sabato e la domenica della festa.
Per rendere la Festa della Cicerchia il più possibile eco-sostenibile, vengono utilizzate da anni posate e materiali compostabili e biodegradabili, inoltre viene utilizzata carta riciclata, sia per uso alimentare che per la stampa dei pieghevoli. Per tre giorni, insomma, Serra de’ Conti legherà storie e profumi, sapori e saperi, arti e memorie, tradizioni e innovazioni: i valori di un mondo vero e genuino!
...“Celebriamo un legume povero che per secoli ha fatto parte della nostra cultura alimentare. Intorno una bella festa per riscoprire i sapori della memoria e mantenerli vivi, per promuovere prodotti tipici di qualità e salvaguardare dall’estinzione realtà produttive minori. La Festa della Cicerchia e, insieme, esaltazione del buongusto, dei colori e dei profumi dell’autunno.”
A Serra de’ Conti, nel cuore delle terre del verdicchio, si tiene una manifestazione Enogastronomica unica nel suo genere: la “Festa della Cicerchia“, attraverso la quale viene celebrato un legume povero che per secoli ha fatto parte della nostra cultura alimentare, si riscoprono i sapori della memoria che così vengono mantenuti vivi, si promuovono i prodotti tipici di qualità e si salvaguardano dall’estinzione realtà produttive minori.
Ha sempre fatto parte, insieme agli altri legumi, della cucina povera delle nostre campagne, si pianta all’inizio di Aprile e si raccoglie in piena estate, non ha bisogno di particolari cure, resiste bene anche lla siccità. Come tutti i legumi ha un buon rapporto proteico, pochi grassi, molti amidi. Oggi viene posto nuovamente all’attenzione di gastronomi, ristoratori e amici della buona tavola, desiderosi di riscoprire i sapori e i piatti della nostra storia.
Il gioioso appuntamento della “Festa della Cicerchia” si svolge nel bellissimo centro storico all’interno delle mura medievali, un vero gioiello che ha mantenuto quasi intatto l’impianto urbano medievale ed è tra le terre murate meglio conservate della provincia di Ancona. In questo paese, che mantiene entro le mura il sapore e la suggestione di altri tempi, fra i vicoli e le piazzette, si snodano le numerose e caratteristiche cantine, grotte, locande, osterie, ove, oltre alla “Regina” cicerchia è possibile assaporare altri numerosissimi piatti della tradizione culinaria marchigiana (dai vincisgrassi al bustringo, dal coniglio in porchetta alle pappardelle all’anatra….) innaffiati da prestigiosi vini e soprattutto dal vin novello caratteristico di questa stagione.
25 Nov 2022 - 27 Nov 2022 - Serra De' Conti
gratuito
...oops, sei in ritardo per questo evento!
Non preoccuparti, in Val Mivola non ci si annoia mai e puoi partecipare a tanti altri eventi!